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COMUNE DI TERRAVECCHIA
Il centro abitato nacque nell'alto Medioevo in una zona già abitata.
Il toponimo indica la "terra vecchia", per distinguerla dal luogo dove fu edificata Cariati.
Le prime notizie certe risalgono al 1479 quando re Ferrante donò Cariati e l'agro di Terra Vecchia a Geronimo De Riario, nipote del Papa Sisto IV. A partire da questa data e fino al 1500 Terravecchia condivide la sorte della Contea cariatese, che nel 1482 è venduta a Geronimo Sanseverino, principe di Bisignano.
Nel luglio del 1486 il feudo passa al conte di Sarno Francesco Coppola al quale, però, viene quasi subito tolto perchè fu scoperto che il conte aveva partecipato alla seconda congiura dei Borboni.
Nel 1497 il feudo (e quindi anche Terravecchia) viene concesso dal re Federico a Goffredo Borgia D'Aragona, nipote del papa Alessandro VI.
Otto anni dopo, e precisamente nel 1505, Terravecchia e Cariati furono, invece, concessi in feudo a Giambattista Spinelli. Nel 1535 il feudo andò a Giovanbattista II, figlio di Ferrante.
Alla morte del feudatario, avvenuta nel 1551, il feudo fu ereditato dalla figlia Francesca che, nel 1565, sposa Scipione Spinelli, duca di Seminara, portandogli in dote il feudo. Ma l'amministrazione economica del duca si rivelò poca accorta alle spese e così, per evitare un tracollo finanziario, nel 1743 il paese fu governato dal principe di Campana, Domenico Sambiase.
La divisione amministrativa del 1807, decisa dai francesi, lo aggregò all'attuale Scala Coeli e, successivamente, la dichiarò frazione di Cariati. Nel 1842 fu venduta a Geronimo Sanseverino, Principe di Bisignano.
Il paese fu dichiarato comune autonomo nel 1923.
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